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“Tempo di preghiera”, l’iniziativa dell’Area Annuncio per il tempo di Quaresime Pasqua
Anche quest’anno, nel periodo di Quaresima e nel tempo di Pasqua, l’Area Annuncio della Diocesi di Trento propone l’iniziativa “Tempo di preghiera”. Un strumento semplice per accompagnare la preghiera personale, di gruppo e di comunità attraverso un’immagine, un pensiero, una preghiera e degli approfondimenti volti ad agevolare la comprensione e la riflessione sulla Parola della domenica.
Il materiale sarà pubblicato ogni lunedì e inviato tramite WhatsApp, mentre il giovedì sarà divulgato anche sui vari social (Facebook, Instagram, Telegram).
Chi volesse ricevere il materiale attraverso WhatsApp può scrivere un messaggio al numero 342-862.78.42 con la richiesta – Quaresima-Pasqua 2022 –.
A questo link, tutto il materiale
Con gli occhi di Dio, preghiera per le vocazioni, vescovo Lauro nella veglia in val di Sole: “Signore, smaschera l’inconsistenza delle nostre illusioni, per riscoprire la vita come vocazione”.

La chiesa di Celentino, in alta val di Sole, ha accolto giovedì 5 maggio l’appuntamento mensile con la veglia per le vocazioni “Con gli occhi di Dio”, guidata dall’arcivescovo Lauro ogni primo giovedì del mese in una comunità diversa. Appuntamento ancor più rilevante, quello solandro, perché collocato all’interno della Settimana di preghiera per le vocazioni che si concluderà domenica 8 maggio 2022 con la 59° Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni.
“Signore, apri i nostri occhi”
Don Lauro ha invitato i presenti (e quanti erano collegati via streaming) a rileggere il drammatico periodo della pandemia ed ora in particolare della guerra (“all’improvviso sono spariti i virologi e sono comparsi gli strateghi militari”) e ad ammettere quanto siamo preda di un sistema socio-culturale eterodiretto, che ci condanna all’”assenza di libertà e a stare con i piedi fuori dalla realtà”. “Signore, aprici gli occhi – è l’invocazione risuonata nella chiesa di Celentino – e facci comprendere che siamo stati smemorati. Smaschera l’inconsistenza delle nostre illusioni: abbiamo pensato che nella vita bastasse avere soldi, vincere e travolgere tutto e tutti“, sull’onda del “non ho bisogno degli altri” per cui ora “parliamo di nucleare e guerre mondiali: siamo tornati alla clava tecnologica, solo che al bastone abbiamo sostituito il drone”. “Chiediamo al Signore – ha aggiunto l’Arcivescovo – la purificazione della mente e del cuore, perché anche su questa smemoratezza abbiamo costruito la fine della vita come vocazione, tutte le vocazioni”, dalla famiglia alla vita consacrata. Non possono nascere vocazioni “finché non torniamo a dire che mio fratello non è mio rivale, ma la mia necessità”.
“Che cosa suscita in te la Chiesa?” Al via in Diocesi di Trento il Cammino sinodale; “operazione ascolto” dei nostri territori a tutto campo. Il vescovo Lauro: “opportunità per tutti i credenti”
Nel primo giorno di Quaresima, mercoledì 2 marzo, dedicato alla preghiera e al digiuno per la pace, la Chiesa trentina inizia ufficialmente anche il proprio Cammino sinodale, in linea con la proposta di papa Francesco alla Chiesa universale, a sua volta raccolta dalla Chiesa italiana con un percorso destinato a concludersi nel 2025.
La domanda chiave: Chiesa, per te?
Come è stato spiegato stamani nella conferenza stampa al polo culturale diocesano Vigilianum, il Cammino sinodale (la parola sinodo significa alla lettera “insieme sulla via”) è anzitutto una grande operazione ascolto, che punta a mettere in luce quale sia la percezione diffusa attorno alla Chiesa e alla sua reale capacità di essere comunità.
La Diocesi trentina prova a concretizzarla attraverso la domanda “Chiesa, per te?”, tradotta in due interrogativi molto concreti: Che cosa suscita in te la parola Chiesa? Qual è la tua esperienza della comunità credente?
È lo stesso arcivescovo Lauro a introdurre gli interrogativi agli operatori dei media ma anche nella Lettera alla comunità diocesana (dal titolo “Intrecci di storie e di cuori”) con cui dà ufficialmente il via al Cammino sinodale, “mentre – precisa – cresce l’angoscia per la pace violata e faticosamente attendiamo la fine della pandemia”. “Grazie a queste due domande – confida l’Arcivescovo – è offerta a tutti, credenti e non credenti, l’opportunità di condividere le nostre storie e il nostro cuore”.
In ascolto nei gruppi sinodali ecclesiali e nei mondi laici
“Concretamente – hanno illustrato don Celestino Riz e Claudia Giordano, referenti del Gruppo di coordinamento sinodale – piccoli gruppi sinodali, composti da non più di 8 persone e aiutati da facilitatori appositamente formati, si riuniranno nelle prossime settimane all’interno delle comunità parrocchiali, negli oratori, in associazioni e movimenti, nelle famiglie religiose”. Ma l’invito a riflettere sul senso e le modalità di presenza della Chiesa è rivolto anche a contesti esterni a quello ecclesiale, grazie alla collaborazione, ad esempio, con l’Università, il mondo del lavoro (imprenditori e sindacati), la Cooperazione, l’ambito sociale, il settore della comunicazione.
In questi contesti, con modalità diverse, gli interrogativi saranno fatti risuonare costituendo a loro volta dei “gruppi sinodali” o consentendo alle persone di accedere a form online per rispondere agli interrogativi, come accade ad esempio sul portale dell’Ateneo trentino fin dal primo giorno del Cammino sinodale.
Vescovo Lauro: “Lasciamo parlare la vita”
“Nella misura in cui – auspica l’Arcivescovo – lasceremo parlare la vita, accettando senz’altro anche le critiche che emergeranno dalle personali esperienze dentro la Chiesa, potremmo scongiurare il pericolo che, mentre la fede cristiana rischia l’irrilevanza, l’apparato ecclesiale tenda sempre più a comportarsi come un malato che riduce l’intero mondo alla propria salute, finendo per non vedere altro che sé stesso”. “Solo abitando le contraddizioni – aggiunge don Lauro – cammineremo sullo stesso terreno calcato da quel Dio che ci ha tessuti come intreccio di narrazioni e di storie concrete e ci chiede di non relegarlo alle sacrestie”.
I prossimi passi
Quanto emergerà nei vari gruppi e in generale nell’operazione ascolto verrà inviato in Diocesi (è attivo l’indirizzo camminosinodale@diocesitn.it al quale ognuno può scrivere rispondendo in prima persona alle domande) per un’elaborazione generale, che in seguito sarà rilanciata a tutta la Chiesa di Trento e inviata anche alla Conferenza Episcopale Italiana. Alla prima fase, dedicata all’ascolto e alla narrazione delle proprie esperienze di Chiesa (fino al 2023), seguirà la fase cosiddetta “sapienziale” in cui verranno approfondite le tematiche emerse. Nell’ultima fase, quella “profetica”, si prenderanno delle decisioni per tracciare il cammino pastorale degli anni successivi.
Sul portale diocesano è aperta una sezione dedicata al Cammino sinodale (www.diocesitn.it/camminosinodale) con tutte le informazioni e il materiale utile. Il settimanale Vita Trentina prosegue gli approfondimenti tematici sulla sinodalità, già avviati nelle scorse settimane.
Ministri straordinari della comunione: 5 video formativi su Telepace Trento e in streaming

La Diocesi di Trento offre una proposta multimediale di aggiornamento rivolta in particolare ai ministri straordinari della Comunione. A partire da mercoledì 19 gennaio, ad ore 20.30 e in replica il giovedì ad ore 17.00 saranno trasmesse in TV su Telepace Trento (canale 601) cinque appuntamenti settimanali di formazione e approfondimento. Le singole puntate saranno poi caricate sul canale YouTube diocesano e rese disponibili anche sul sito della Diocesi.
VIA CARITATIS: portatori di Parola, Pane e Carità (questo il titolo) è un itinerario che segue passo passo il ministro dalla chiesa alla casa, dalla comunità al malato con cinque tappe articolate su alcuni temi-chiave.
Ecco la successione delle puntate con i relativi ospiti:
I. PREPARARSI. Con don Daniele Armani e Vanda Giuliani
II. VARCARE LA SOGLIA. Con Leonardo Paris e Samantha Gasparini
III. DAVANTI A UNA PERSONA. Con sr. Chiara Curzel e Giulia Grigolli
IV. SPALANCARE LA FINESTRA. Con Alessandro Martinelli e Vanda Giuliani
V. SEDERSI A TAVOLA CON GESÙ. Con Don Giulio Viviani e don Cristiano Bettega
Al termine di ogni puntata un’icona biblica curata dal prof. Gregorio Vivaldelli.
Voglia di farsi santo, veglia di riconciliazione per adolescenti e giovani
Domenica 19 Dicembre dalle ore 17, basilica di Sanzeno
Confessioni comunitarie per adolescenti e giovani, ci accompagneranno testimonianze di Emanuele Stablum, Eusebio Chini, Girolamo Biasi.
In cammino verso il Natale, S. Messa per le famiglie, Sabato 11 Dicembre ore 20
La Pastorale della Famiglia per le Valli di Non e Sole organizza una S.Messa per le famiglie con il vescovo Lauro
Sabato 11 Dicembre ad ore 20 presso la basilica di Sanzeno
All’offertorio per chi lo desidera si raccolgono doni per bambini/ragazzi
dai 3 ai 14 anni di un orfanotrofio a nord della Moldavia (materiale didattico –
guanti – berretti – calzini – sciarpe – giochi).
Voto di comunità, le parrocchie trentine rinnovano Comitati e Consigli pastorali
A cinque anni dalle ultime elezioni, le 450 parrocchie trentine sono chiamate domenica 28 novembre al voto per il rinnovo dei propri organi rappresentativi. Nel caso in cui un parroco si trovi a guidare più parrocchie – ed è la situazione quasi generalizzata – si elegge il Comitato parrocchiale, tra i cui membri (da un minimo di 3 a un massimo di 7) vengono poi scelti i componenti del Consiglio pastorale interparrocchiale (da 7 a 15 membri). Nel caso, ormai raro, in cui il parroco sia titolare di un’unica parrocchia si elegge direttamente il Consiglio pastorale parrocchiale.
In tutto il territorio diocesano si è intensificata in queste ultime settimane la raccolta di segnalazioni di potenziali candidati, con la conseguente definizione delle “liste” di chi si è reso disponibile per un servizio volontario. Età minima: 16 anni. Così come avvenuto nelle passate consultazioni (20 novembre 2016) anche questa “tornata” elettorale avverrà nel segno del ricambio e del coinvolgimento di forze “fresche”: non possono infatti ricandidare coloro che hanno già fatto parte dei Consigli pastorali nei precedenti due mandati (10 anni). Dalle urne di domenica (ma anche nelle messe festive del sabato), collocate nelle chiese o in locali parrocchiali, sempre nel pieno rispetto delle normative anti-Covid, usciranno eletti complessivamente più di duemila nuovi consiglieri.
I compiti di Comitati e Consigli
Il Comitato, in comunione con il parroco, è corresponsabile della vita della parrocchia ed è segno tangibile della vicinanza della Chiesa alle persone del territorio. Esso permette di evitare che anche le parrocchie più piccole perdano la loro identità, favorendo al contempo la partecipazione alla dimensione interparrocchiale.
Al Consiglio pastorale (interparrocchiale) compete la lettura della realtà, il discernimento, lo studio e la progettazione del cammino della pastorale.
Comitati e Consigli restano in carica cinque anni e devono essere convocati almeno quattro volte all’anno. Nei mesi più difficili della pandemia, segnati dalle maggiori restrizioni, le convocazioni sono comunque avvenute, seppure online.
Consiglio di Zona, Consiglio pastorale diocesano e Consiglio presbiterale
Ad un livello territoriale superiore si colloca poi il Consiglio di Zona, presente in ciascuna delle otto Zone pastorali in cui è suddiviso il territorio diocesano. Il Consiglio di Zona nomina alcuni membri che vanno infine a comporre il Consiglio pastorale diocesano, organo consultivo a maggioranza laicale.
Oltre agli organi rappresentativi laicali, viene rinnovato in queste settimane anche il Consiglio presbiterale che accompagna il vescovo nella guida della Diocesi. Anch’esso è composto da sacerdoti eletti dai confratelli e da membri di diritto in virtù del loro ruolo. L’ultima riunione del Consiglio presbiterale uscente avverrà nella mattinata di sabato 27 novembre in seduta congiunta con il Consiglio pastorale diocesano (pure all’ultima convocazione prima del rinnovo). I due Consigli si riuniranno in Seminario a Trento per definire i prossimi passi del percorso sinodale in Diocesi di Trento.
Raccolta viveri “Con le mani in Pasta”
In occasione della giornata del povero (14 Novembre), ritorna la raccolta di viveri di prima necessità, non deperibili (olio, riso, pasta, pomodoro, zucchero, piselli, fagioli, tonno).
Sabato 13, Domenica 14 Novembre, e in tutta la settimana successiva, sarà possibile portare i viveri nelle chiese parrocchiali dell’Alta val di Sole (scatolone apposito).
Un occasione segno di generosità, altruismo per essere vicini a persone che si trovano in un momento di difficoltà.
Dopo la raccolta, aver ordinato e consegnato il tutto alla Caritas di Cogolo,
un grande GRAZIE PER LA VOSTRA GENEROSITA’!!!!